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La meteora di Cagliari-Roma: Abel Xavier

condividi su facebook condividi su twitter Di: Matteo Luciani 05-05-2018 - Ore 16:51

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La meteora di Cagliari-Roma: Abel Xavier

INSIDEROMA.COM - LUCIANI - Nel corso della complicatissima stagione 2004/2005, quella dei 'quattro allenatori' per intenderci, tra le fila giallorosse passa anche un centrale difensivo portoghese con una storia e un look decisamente poco convenzionali: Abel Xavier.

Dopo essere già passato in Serie A durante le prima metà degli anni ‘90, un anno non indimenticabile con la maglia del Bari, Abel Xavier torna nella massima serie italiana a gennaio del 2005, quando la Roma, alle prese con una stagione a dir poco tribolata in cui ha già visto passare due tecnici diversi sulla propria panchina (Prandelli e Voeller, sorvolando sulla sfida di Champions contro il Real a Madrid in cui sedette in panchina Ezio Sella), si trova alla ricerca di un difensore centrale di esperienza da poter inserire nel proprio organico.

Il reparto arretrato ha infatti perso ad inizio stagione Samuel e Zebina e i nuovi arrivati Mexes e Ferrari hanno combinato una serie di disastri tali da portare il terzo tecnico stagionale, Luigi Del Neri, a pescare qualche elemento, come Giuseppe Scurto, addirittura dalla Primavera di Alberto De Rossi.

Da qui la necessità di tesserare un altro difensore centrale. Abel Xavier è svincolato, così da Trigoria pensano bene di non lasciarsi sfuggire una simile occasione.

Per qualche giorno gli addetti ai lavori segnalano la presenza di uno sconosciuto omone di colore con i capelli ossigenati sui campi di allenamento della squadra giallorossa. Si tratta di proprio del lusitano, che il 31 gennaio del 2005 firma un contratto di 6 mesi, a gettone, con la Roma.

La sua presentazione alla stampa viene a tutt’oggi ricordata come un fantastico spettacolo comico, viste le promettenti e audaci dichiarazioni rilasciate e quello che sarebbe, invece, accaduto poco dopo, una volta visto il portoghese all’opera. Per prima cosa, al difensore viene chiesto il motivo dei capelli e del pizzetto ossigenati. Abel Xavier dimostra subito il suo animo da duro, spiegando di aver preso tale decisione per non farsi mai dimenticare, ogni volta che fosse sceso in campo, dai vertici della UEFA, rei di averlo squalificato per ben 9 mesi dopo che il portoghese aveva aggredito l’arbitro di Portogallo-Francia, semifinale degli Europei del 2000 disputati in Belgio e Olanda. In quell’occasione, infatti, il direttore di gara aveva fischiato un calcio di rigore per i transalpini a tempo scaduto a causa di un fallo di mano proprio di Abel Xavier, nettissimo. Il difensore perse però la testa, vedendosi sfuggire la finale della competizione, tanto da fiondarsi contro l’arbitro e venendo squalificato per questo motivo.

Abel Xavier, sicuro di sé e delle proprie qualità, dichiara inoltre: “Non sono arrivato in prova. I provini? Li ho fatti a 8 anni. Con tutto il rispetto..io ho giocato in squadre importanti come Benfica, Liverpool, Galatasaray e ho fame di tornare a grandi livelli. Ho parlato con Del Neri, mi sembra un tecnico preparato e con i giusti obiettivi; le basi ci sono, i grandi giocatori anche, sono sicuro che possiamo far bene”.

Il tecnico giallorosso, da parte sua, sembra essere entusiasta di poter allenare un calciatore di così grande valore e di tanta esperienza e afferma: “Ci tornerà utile. Ha un bel fisico, buona tecnica, grande esperienza. Tecnicamente non è male e potrà esserci molto utile nei momenti opportuni. Ha un bel fisico ed e’ abbastanza veloce, deve solo prendere il ritmo partita”.

Si tratta di dichiarazioni che dopo poco tempo susciteranno grassissime risate tra i sostenitori giallorossi, i quali preferiranno iniziare a ridere per non piangere. Con la Roma, Abel Xavier debutta in un Cagliari-Roma del 13 marzo del 2005 che coincide con l’esonero proprio di Del Neri. I giallorossi, infatti, cadono sotto i colpi di Zola, Suazo, del futuro romanista Mauro Esposito e del proprio portiere Carlo Zotti, semplicemente imbarazzante. Abel Xavier non debutta neppure nel suo ruolo naturale, quello di centrale difensivo, ma da terzino destro. Non ci vuole una perspicacia particolare per immaginarsi i risultati.

Per due mesi Abel Xavier sparisce poi dalla circolazione.

Fa il suo ritorno in campo solo il 22 maggio nella vittoriosa trasferta di Bergamo, penultima giornata di campionato, che regala la matematica salvezza alla Roma. Il portoghese gioca circa diciotto minuti in sostituzione di Cristian Chivu, messo in campo dal quarto tecnico stagionale Bruno Conti per salvaguardare un risultato di vitale importanza per la Roma.

La settimana successiva Abel Xavier gioca da titolare l’inutile match contro il Chievo Verona all’Olimpico che sancisce finalmente il termine di uno dei campionati più disgraziati degli ultimi decenni per i colori giallorossi. Finisce, così, senza gloria la carriera romanista del portoghese, che si ritrova nuovamente svincolato e in cerca di una nuova sistemazione.

Fonte: INSIDEROMA.COM - LUCIANI

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